Allenarsi dopo il lavoro fa bene alla salute?

Tutti noi pratichiamo sport per ottenere qualche risultato a livello fisico, senza talvolta accorgerci degli effetti benefici che l’allenamento può avere sul nostro cervello, non solo sul corpo, soprattutto dopo una lunga giornata lavorativa.

Più sport meno stress

Il nostro corpo può trarre benefici anche a livello di umore; ad esempio, andando in palestra subito dopo una giornata faticosa aiuta ad alleviare lo stress. Quando siamo stressati, i nostri muscoli sono tesi e ciò permane se la tensione non viene giustamente scaricata. La nostra mente, comunque, deve rilassarsi dalle preoccupazioni della vita quotidiana. Dobbiamo dedicarci del tempo per restare con noi stessi ed ascoltare il nostro corpo. E’ importante allenarsi per gestire al meglio lo stress psicologico, evitando stati ansiosi ed alleviando lievi depressioni, oltre che a sopportare bene lo stress fisico. Per le persone stressate, sono sufficienti esercizi ritmici a bassa intensità, in particolare le camminate e lo sport in bicicletta; eseguiti in modo continuo, per una mezzoretta al giorno, alleviano la tensione muscolare. Lo sport è un mezzo che evita lo stress, rende attiva mente e aumenta l’autostima e la motivazione, portando benefici sul lato psicologico; chi lo pratica previene lo stress e l’ansia. Tramite lo sport, lo sportivo riesce a migliorare alcune aree che incidono positivamente sulla propria performance. Alcune di esse riguardano:

  • fattori psicologici, quali la capacità di concentrazione e attenzione, l’autoconsapevolezza del proprio fisico e dei pensieri.
  • fattori fisiologici, come il grado di attivazione fisiologica.

Tra i diversi benefici dell’allenamento, che molto spesso non sono considerati, c’è proprio l’aumento della fiducia in sé stessi. Fisicamente quando si inizia un percorso di esercizi volto a rendere più piacevole il nostro aspetto, se si lavora con impegno, i frutti ci mettono poco ad arrivare. Il cambiamento fisico poi porta spesso ad un aumento dell’autostima del soggetto, con una maggior consapevolezza delle proprie capacità. Con il passar del tempo in poche parole si diventa più attivi, più sani e spesso anche più felici. Si tratta di una riscoperta di noi stessi, in termini di forza del nostro corpo e della mente. L’orario ottimale per praticare sport è tra le 16 e le 18. E’ sconsigliato la sera tardi perché potrebbe avere ripercussioni sul sonno, ma ciò dipende moto anche dal nostro stile di vita. Sicuramente la mattina e il pomeriggio sono ideali per praticare il nostro sport preferito.

Stress lavoro correlato

Si fa presente che lo stress dovuto al lavoro è un fenomeno che può riguardare qualsiasi realtà lavorativa. La normativa vigente obbliga i Datori di Lavoro di ogni azienda a redigere un apposito documento di valutazione del rischio stress lavoro, per tutelare tutti i lavoratori. Negli ultimi decenni, considerevoli evoluzioni nell’ambiente lavorativo hanno portato all’insorgere di nuovi rischi nel contesto della salute e della sicurezza sul posto di lavoro. E’ importante gestire al meglio i fattori di rischio psicosociale, considerando i benefici per i lavoratori, il clima aziendale e dunque in termini di produttività aziendale. In genere si parla di stress dovuto al lavoro quando l’individuo non si sente in grado di rispondere alle richieste o alle aspettative della sua azienda, trovandosi dunque in una situazione di squilibrio e di malessere cronico che dura nel tempo. Tutto ciò può si ripercuote con effetti negativi sulla persona e di conseguenza sull’azienda. Lo stress lavoro correlato potrebbe essere generato da un’errata organizzazione  del lavoro, dall’inadeguatezza (o assenza) di comunicazione, dallo scarso supporto da parte del Datore di Lavoro o del responsabile, da cattivi rapporti con i colleghi, ecc. E’ dimostrato che vi sono conseguenze negative per l’azienda in termini di impegno da parte dei dipendenti, prestazioni e produttività, incidenti ed infortuni  dovuti  a distrazione, stress, sonnolenza, ecc. Dobbiamo però includere anche l’aumento delle assenze per malattia, turnover del personale e/o abbandono precoce. Tutti questi aspetti costituiscono dei costi non indifferenti, che potrebbero essere sensibilmente ridotti adottando adeguate misure preventive in base alla specifica realtà in cui si opera. A tal riguardo deve essere effettuata un’attenta valutazione del rischio stress, seguendo le indicazioni dell’INAIL. La gestione continua nel tempo dello stesso, al di là del mero rispetto degli obblighi di legge, deve essere intrapresa con lo scopo di sviluppo e accrescimento del benessere e della produttività dell’azienda.

Si allo sport all’aperto

Lo sport è un mezzo importante per contrastare l’ansia: il movimento contribuisce a rinfrescarsi le idee, ad essere ottimisti ed allontanare i pensieri negativi. Praticare sport agevola la produzione di endorfine, le molecole del benessere che recano un senso di serenità, mettono di buonumore e molte volte facilitano il sonno durante la notte. Le endorfine vanno dunque a regolare l’umore: più si prova piacere nel praticare lo sport e più si diventa aperti alle esperienze della vita quotidiana, affrontando i problemi con maggiore distacco, anche se ci troviamo in un periodo “no”. Praticando sport, il nostro organismo si abitua ad uno stress sano, che lo rende più forte difronte al vero e proprio stress che ci rende pessimisti, stanchi e tesi. L’attività fisica aiuta inoltre a perdere peso e a migliorare l’autostima. E’ bene praticare sport dopo il lavoro, seguendo, se possibile, le seguenti accortezze:

  • preferire l’allenamento all’aria aperta;
  • praticare sport in buona compagnia;
  • variare gli esercizi;
  • scegliere uno sport che ci piaccia, senza troppa competizione (l’obiettivo è rilassarsi);
  • seguire i consigli di un istruttore;
  • indossare un abbigliamento comodo.

Specialmente nelle giornate di sole, lo sport andrebbe praticato all’aperto: i benefici sono sia per la salute che per l’anima. Lo scopo è quello di divertirsi, stare bene e coccolarsi. Ci sono però alcuni sport particolarmente meditativi, quali lo yoga e le arti marziali, le cui tecniche di meditazione recano benefici legati ad una buona gestione dell’ansia, tramite l’abbassamento del cortisolo, del battito cardiaco e della pressione arteriosa. Sono indicati per chi non è molto competitivo. Anche la corsa all’aperto fa bene alla salute: aiuta a tenere sotto controllo il peso e gli zuccheri nel sangue, apportando benefici al sistema circolatorio, influendo positivamente sul nostro umore. Non bisogna esagerare, specialmente all’inizio ed è bene sentire il parere del medico. Passiamo ora al nuoto; immersi nell’acqua, avertiamo solo la nostra respirazione e ci isoliamo dal mondo esterno. Tale sport lavora su tutto il corpo senza sollecitare eccessivamente le articolazioni, recando benefici a livello cardiaco, migliorando l’attività polmonare; aumenta la resistenza e la forza muscolare. Il ciclismo è infine un’espressione di libertà, tramite l’uso della bicicletta, impiegata anche semplicemente come svago e divertimento. La cosa buona è che, come per il nuoto, una volta che si è in grado di pedale, la tecnica non si scorda più. Gli adulti apprendono forse con maggiore difficoltà, ma davvero tutti possono farcela.

Stress ed ansia

Il nostro organismo risponde spesso allo stress con l’ansia; quando il soggetto cerca in tutti i modi di ridurre l’ansia, che a volte può essere tanto intensa, entra a sua volta in una fase di stress. Se ci pensiamo, l’ansia non è altro che una reazione di paura difronte al verificarsi di fenomeni visti come stressanti e minacciosi. Questo meccanismo rientra in una particolare risposta automatica ai pericoli fisici, conosciuta come risposta di “attacco o fuga”, tipica di ogni uomo o animale, che comporta modificazioni fisiologiche tali da preparare il soggetto ad un’eventuale fuga dalla situazione pericolosa o a lottare contro di essa. Riportiamo di seguito le tipiche modificazioni del nostro organismo scatenate dalla risposta di attacco o fuga:

  • la mente è in stato di allerta;
  • la frequenta cardiaca aumenta;
  • il ritmo del respiro aumenta, apportando maggiore ossigeno al sangue;
  • aumenta il sudore per evitare che si surriscaldi il corpo;
  • i muscoli sono tesi, pronti ad agire;
  • la digestione si blocca, recando un senso di nausea o di “nodo allo stomaco”;
  • la salivazione diminuisce e la bocca si secca;
  • il fegato rilascia lo zucchero per generare velocemente più energia.

Tali modifiche sono dovute al rilascio nel sangue di alcuni ormoni, il più comune dei quali è l’adrenalina. Di per sé, la risposta di attacco o fuga si verifica tempestivamente dopo che si è avvertito un pericolo; dura poco tempo, perché non appena non vi è più pericolo, gli ormoni rilasciati vengono velocemente metabolizzati (distrutti). Pensiamo, ad esempio, a cosa accade quando ci si salva da una situazione di emergenza, come un incidente in auto. Che cosa è successo quando si realizza che si è in vita? Generalmente si continua a tremare per qualche minuto, ma poi tutto torna alla normalità. Si fa presente che la risposta di attacco fuga s’innesca generalmente in modo istintivo, ad esempio in alcuni individui sono istintive le paure per i serpenti e per l’altezza. L’uomo però anche essere preoccupato per altre situazioni viste come una minaccia, per le quali si sente ansioso. Possiamo sentirci in ansia anche abbiamo timore di subire la perdita di una persona cara o qualcosa veramente importante per noi. Non è rilevante quanto il pericolo sia oggettivamente reale e grave, conta la percezione che si avverte riguardo la probabilità dell’evento temuto e delle conseguenze negative correlate. Si tratta di un disturbo d’ansia quando la risposta di attacco o fuga viene generata spesso anche da situazioni molto comuni, che non sono di certo una minaccia per l’incolumità della persona.