Allergia ai pollini: come trattarla?

AllergiaLa gestione dell’allergia ai pollini può essere trattata con diverse terapie, indicate dal medico in base alla gravità della malattia. E’ opportuno che il medico fornisca al paziente allergico informazioni chiare circa le cause scatenanti, l’eventuale assunzione di farmaci e le precauzioni da adottare.


La gestione dell’allergia

La corretta gestione dell’allergia ai pollini prevede:

  1. Prevenzione ambientale: per impedire la comparsa dei sintomi dell’allergia ai pollini è necessario evitare il contatto con l’allergene responsabile.
  2. Terapia farmacologica: il paziente allergico può assumere farmaci su prescrizione medica.

La terapia farmacologica può riguardare la prescrizione di cromoni preventivi, antistaminici per la rinite e la congiuntivite, broncodilatatori per l’asma o cortisonici.
Nel caso in cui non sia possibile individuare e l’allergene e la terapia risulti quindi aspecifica, si devono contrastare i sintomi e i danni derivanti dalla malattia.
La prevenzione riguarda l’assunzione di cromoni, che diminuiscono la sensibilità verso il polline allergenico.
Questi farmaci vengono assunti per prevenire le reazioni allergiche e le crisi di asma bronchiale.

La prevenzione sul lavoro

Le mansioni a rischio sono quelle che operano nel settore agricolo.
Per tali mansioni il Datore di Lavoro deve nominare un Medico Competente aziendale ai fini della prevenzione dell’insorgere di possibili malattie professionali.
Tra i test che è opportuno effettuare, vi è la spirometria, che consente di analizzare la capacità polmonare.