Cosa fare in caso di incendio sul luogo di lavoro?

Estintore

Il piano di emergenza: perché è utile?

Non è del tutto impossibile trovarsi in una situazione di emergenza dovuta ad un incendio in un’azienda, indipendentemente dall’attività lavorativa che si svolge. I dati del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attestano che ogni anno in Italia si registrano almeno 600.000 interventi a causa degli incendi; solo 200.00 non interessano l’ambito lavorativo. È importante affrontare al meglio la fase iniziale dell’emergenza, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Un mezzo indispensabile per la gestione degli incendi e non solo, delle emergenze in generale (fughe di gas, terremoti, blackout aziendale, ecc.) è il cosiddetto “piano di emergenza”. Questo documento include tutte le informazioni necessarie per agire prontamente ove necessario, in modo tale da:

  • tutelare l’incolumità delle persone;
  • proteggere beni personali ed attrezzature da lavoro;
  • estinguere totalmente l’incendio.

L’obiettivo è quello di mettere a punto le opportune azioni per avere i migliori risultati in caso di necessità, fornendo linee guida comportamentali e procedurali. Non esiste un modello standard per quanto riguarda il piano di emergenza; la struttura dipende da diversi parametri, in particolare il numero dei dipendenti e il tipo di attività. Deve essere dunque elaborato tenendo presente il tipo di evento ipotizzato e le caratteristiche dell’azienda; tuttavia è possibile individuare alcuni contenuti di base che accomunano ogni piano. Il personale, per poter operare correttamente durante un’emergenza, deve seguire specifiche procedure, evitando di agire in modo caotico, recando confusione, aumentando la probabilità di infortuni. Al verificarsi di un’emergenza potrebbero trovarsi in azienda anche clienti, persone disabili e visitatori e dunque le azioni da intraprendere devono essere chiare, poche e semplici. Per la realizzazione di un piano di emergenza si deve partire dalla fase iniziale di valutazione del rischio in azienda.
Ogni datore di lavoro deve redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) in cui sono raccolti tutti i dati utili che consentono di strutturare al meglio un buon piano di emergenza. Un’attenta ed accurata valutazione del rischio consente quindi una buona pianificazione dello stesso. Devono essere messi a punto tutti i possibili eventi che potrebbero presentarsi all’improvviso. Tutto ciò porta a chiarire i fenomeni che potrebbero verificarsi con una più alta probabilità e i possibili danni alle persone, alla struttura e ad eventuali macchinari/attrezzature presenti, andando quindi a pianificare un piano d’emergenza specifico. In fase di pianificazione è bene coinvolgere tutte le persone in azienda: ognuna può fornire idee e soluzioni utili a migliorare il livello di qualità del piano e delle procedure inserite. L’obiettivo è garantire l’applicazione dello stesso in caso di incidente reale. Si potrebbe partire dal seguente schema:

  • tipologia d’incidente;
  • reparto coinvolto;
  • azioni da intraprendere e la loro sequenza;
  • possibili persone o gruppi di persone coinvolti.

È opportuno quindi fissare delle schede dettagliate per tutti coloro che potrebbero essere vittime di un’emergenza; ogni scheda va datata e firmata dal Datore di Lavoro o direttore aziendale. Risulta di fondamentale importanza l’addestramento, punto centrale della gestione delle emergenze, che deve essere aggiornato affinché le procedure organizzate non perdano la loro efficacia; tale addestramento è anche correlato alla verifica delle attrezzature ed il loro controllo. Si consiglia di effettuarlo almeno due volte l’anno.

Procedure da adottare in caso d’incendio

L’incendio è un evento molto pericoloso che si può verificare in un edificio o in un luogo aperto. Vediamo ora alcune indicazioni utili da tener presente per mettersi in salvo e chiamare i soccorsi, in base ai più affermati protocolli di sicurezza:

  • in caso di un principio d’incendio, valutare la situazione ed agire con i mezzi estinguenti a portata di mano (evitare di farlo se ci si sente insicuri ad agire);
  • dare immediatamente l’allarme ai Vigili del Fuoco;
  • bloccare le alimentazioni di gas ed energia elettrica;
  • chiudere le porte per contenere l’incendio, evitando la propagazione;
  • agire sulle fiamme solo se si è certi di avere una via d’uscita sicura alle spalle e l’aiuto di altre persone;
  • l’edificio deve essere evacuato e le persone devono sostare nei punti di raccolta esterni;
  • non azionare l’estintore sulle persone;
  • se in breve tempo non si riesce ad estinguere l’incendio, è opportuno allontanarsi dallo stesso;
  • non utilizzare ascensori per uscire dal locale;
  • se ci si trova in un palazzo a più piani e l’incendio è ai piani inferiori, dirigersi in alto aspettando i soccorsi, segnalando la nostra posizione.

Si fa presente che, nel caso in cui accada che le fiamme e il fumo si propaghino nel luogo dove ci troviamo, è bene:

  • seguire le procedure dettate dal Piano di Emergenza (ove presente) e dirigersi verso la più vicina via d’uscita;
  • camminare chini, aiutandosi con un panno bagnato per proteggere naso e bocca;
  • se l’incendio ha colpito un lavoratore è opportuno distenderlo, soffocando le fiamme con vestiti, coperte od altro.

La normativa vigente prevede che nelle aziende una o più persone devono frequentare specifici corsi per addetti alla prevenzione incendi.

Cosa fare se avvertiamo un segnale d’allarme?

Le azioni da intraprendere in caso di allarme dipendono dalla specifica realtà in cui ci troviamo. Possiamo però riassumerle di seguito:

  • mantenere la calma, il panico è un nemico in più per sé e per le altre persone che ci circondano: la conoscenza delle azioni da intraprendere aiuta molto, rendendoci più sicuri;
  • attenersi a quanto stabilito nel piano di emergenza;
  • assistere eventuali persone che si trovano in difficoltà;
  • allontanarsi rapidamente dal luogo a rischio, secondo specifiche procedure, in base al contesto (ad esempio, in una scuola, l’insegnante deve prendere il registro per poter verificare l’avvenuta evacuazione di tutti gli alunni);
  • rientrare nell’edificio solo quando si ritorna alla normalità.

Chiamata dei servizi di soccorso in caso di incendio

Vediamo ora in che modo possiamo attivare correttamente le squadre di soccorso. Serve innanzitutto individuare un incaricato a dare l’allarme. Al momento della chiamata ai soccorsi devo essere riferite tutte le seguenti informazioni:

  • sede operativa aziendale e recapito telefonico di riferimento;
  • tipologia di emergenza in corso;
  • tutte gli individui coinvolti ed eventuali feriti;
  • reparto dell’azienda interessato;
  • stadio dell’emergenza (iniziale o avanzato);
  • indicazioni da seguire per raggiungere il posto su cui intervenire;
  • altre informazioni utili, come ad esempio i materiali o le attrezzature coinvolte nell’incidente.

Come si usa l’estintore che abbiamo in azienda?

Saper usare un estintore potrebbe salvare la vita in caso di incendio. Il fuoco va spento seguendo queste fasi:

  • togliere la spina di sicurezza (si tratta di un piccolo bastoncino metallico inserito nel manico, utile ad evitare un azionamento accidentale);
  • dirigere il tubo verso la base del fuoco;
  • premere il grilletto (cioè schiacciare le due leve dell’impugnatura) e muovere il tubo orizzontalmente a ventaglio.

Prima di procedere è bene valutare se è opportuno o meno cercare di estinguere le fiamme da solo; in caso di dubbio, fuggire velocemente dall’edificio e chiamare i Vigili del Fuoco.
Bisogna agire stando sempre alla distanza opportuna, che in genere va dai 2,5 ai 4 metri, ma ciò dipende dall’entità dell’incendio; ovviamente ci si può avvicinare man mano che il fuoco si spegne. Se agiamo all’aperto, mai farlo contro vento, sempre in direzione dello stesso. Nel caso in cui volessimo utilizzare più estintori, le persone che li azionano dovranno agire nella stessa direzione, non uno difronte l’altro.
Se la carica dell’estintore si esaurisce e non ne abbiamo un altro a disposizione dobbiamo scappar via. Se siamo riusciti a spegnere l’incendio, dobbiamo monitorare la situazione perché si potrebbe riattivare.
Si raccomanda di ricaricare ogni estintore dopo l’uso; infatti la fase di ricarica consiste nell’eliminare eventuale sostanza estinguente rimasta nel serbatoio e provvedere ad inserire il nuovo estinguente. Il controllo degli estintori deve essere fatto inoltre per legge al fine di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo modalità e tempi previsti. L’operatore dovrà azionare l’estintore adatto al tipo d’incendio. Abbiamo quindi le seguenti tipologie di estintori:

  • ad anidride carbonica;
  • a schiuma;
  • idrici;
  • a polvere.

Vi sono, inoltre:

  • estintori portatili, fino a 18 kg;
  • estintori carrellati, superiori a 18 kg.

Se non riesci a fuggire da un incendio: cosa puoi fare?

Potrebbe succedere di trovarsi un una situazione di paura, perché non riusciamo a scappare durante un incendio (perché bloccati dalle fiamme o per altri motivi). In tal caso possiamo seguire queste utili indicazioni:

  • cercare di non farsi prendere dal panico;
  • chiudere la porta della stanza dove si trovano le fiamme;
  • se abbiamo modo di farlo, cercare di bloccare la fuoriuscita di fumo da ogni fessura con stracci, coperte o nastro adesivo, dato che una porta chiusa riesce a contenere il fuoco per circa 10/15 minuti;
  • attivare i Vigili del Fuoco;
  • recarsi in un luogo sicuro, anche un balcone, se presente, meglio se avvolti da una coperta bagnata e attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco (che si spera arrivino in breve tempo!). Rimanere dunque sdraiati sul pavimento perché l’aria è più respirabile (i fumi vanno verso l’alto). Coprire naso e bocca con fazzoletti o altri indumenti possibilmente bagnati. Si fa presente che l’acqua è reperibile anche da eventuali rubinetti dei termosifoni che si trovano nella stanza.

Se possibile, dobbiamo richiamare l’attenzione all’esterno urlando, muovendo ad esempio un indumento colorato.