Il congedo di maternità per le lavoratrici
Le donne incinte hanno diritto al congedo di maternità, che prevede la sospensione al lavoro di due mesi precedenti e di tre mesi successivi al parto.
Nel caso in cui le condizioni di salute lo consentano, sentito il parere del ginecologo e del Medico Competente aziendale, la lavoratrice può richiedere di modificare il periodo di maternità, assentandosi dal lavoro un mese prima e quattro mesi successivi al parto.
I diritti sul lavoro delle donne in gravidanza
- È vietato il licenziamento (dall’inizio della gravidanza fino al primo anno di età del bambino).
- Una lavoratrice incinta non può svolgere attività che comportano particolari impegni fisici o rischi. Nel caso in cui la lavoratrice svolgesse un’attività lavorativa nella quale siano presenti pericoli per la gravidanza, il Datore di Lavoro è tenuto a cambiarle la mansione temporaneamente, con lo scopo di svolgere compiti non pericolosi.
- Sono vietati i lavori pesanti, pericolosi e notturni.
- Sono concessi permessi per esami e visite mediche.
- Per le mamme, inoltre, è un diritto rinunciare al lavoro per il periodo corrispondente ai giorni di malattia di ciascun figlio.
- E’ importante tener presente che durante il primo anno di ciascun figlio la mamma può avere diritto al permesso orario giornaliero per l’allattamento.