Fumo passivo al lavoro: quali sono le conseguenze?

fumo-passivo-e1315403770953Il fumo passivo è classificato dalla IARC cancerogeno per l’uomo alla stregua del fumo attivo.
L’esposizione al fumo passivo è uno dei principali fattori di rischio nei luoghi di lavoro.
Il fumo passivo negli ambienti di lavoro comporta un rischio statisticamente significativo di tumore ai polmoni e di malattie cardiovascolari.
L’esposizione al fumo passivo può determinare nell’adulto:

  • malattia coronarica
  • tosse
  • difficoltà respiratoria
  • riduzione della funzionalità polmonare
  • esacerbazione dell’asma
  • irritazione delle mucose

Cosa si deve fare in azienda per il controllo del fumo di tabacco?

  • Rispettare il divieto di fumo.
  • Effettuare la valutazione del rischio nei locali adibiti ai fumatori.
  • Effettuare la valutazione del rischio per gli esposti a fumo passivo ove è consentito fumare (lavoratori in sale riservate ai fumatori, in carceri, in ospedali psichiatrici, ecc).
  • Informare sui danni da fumo attivo e passivo.
  • I lavoratori esposti a fumo passivo (lavoro in locali per fumatori) devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria da parte del Medico Competente aziendale.
  • Mettere a disposizione idonei locali/spazi/pause per i fumatori.
  • Mettere in atto azioni per la disassuefazione dal fumo (idonei corsi, presenza di persone competenti in azienda, ecc).
  • Controllare e valutare periodicamente la politica contro il fumo in azienda.