La stupidità è stata recentemente considerata una vera propria malattia ed in quanto tale va curata. Tale patologia, infatti, non è causata né da bassi livelli di istruzione, né dall’assenza di stimoli nell’infanzia, ma si nasconde nel genoma dell’uomo. Si può sconfiggere eliminando il gene responsabile.
Una ricerca americana, ha esaminato il “virus della stupidità”, associandolo ad un basso quoziente intellettivo.
Gli scienziati americani hanno scoperto casualmente il virus in campioni di culture della gola di un gruppo di soggetti sani durante un esperimento non relativo all’intelligenza.
Secondo questo studio, gli individui ‘’positivi’’ al virus hanno rilevato un quoziente intellettivo inferiore di 7 – 9 punti rispetto alla media. Tali test hanno analizzato la capacità di attenzione ed il tempo necessario ad assorbire informazioni visive.
Per esaminare l’accuratezza dei risultati, i ricercatori hanno iniettato tale virus su un gruppo di topi da laboratorio, osservando in questi animali meno interesse in giochi nuovi, ridotta capacità di trovare le uscite e di orientamento.
Secondo i ricercatori americani, inoltre, il virus influenzerebbe l’attività di geni delle aree cerebrali responsabili della memoria e di altre capacità intellettive.
Chissà se in futuro sarà disponibile un vaccino per il ”virus della stupidità” simile al vaccino antinfluenzale.