Indumenti protettivi: scegli il migliore

Cos’è?

La protezione sul lavoro non è una scelta individuale o del gruppo, ma un obbligo sancito dalla legge.
Durante l’attività lavorativa viene spesso imposto un vestiario uniforme al fine di proteggere i dipendenti.
La Labor Security S.r.l avvalendosi dell’esperienza pluriennale nel settore della salute e sicurezza nei luoghi lavorativi, offre abbigliamento da lavoro di alta qualità, certificato ed a prezzi eccezionali: per rimanere aggiornato sui nostri prodotti, puoi consultare lo shop online.
L’indumento da lavoro è un abito che ci consente di svolgere in maniera idonea una particolare attività lavorativa; si tratta dunque di uno strumento che ottimizza una specifica prestazione professionale.
Un abbigliamento da indossare in azienda che presenta determinate proprietà di protezione, viene definito abito di antinfortunistica; quest’ultimo deve obbligatoriamente possedere specifiche peculiarità certificate. La protezione del corpo include vestiario di protezione (ad esempio per le aggressioni meccaniche, chimiche, radiazioni ecc..) e dispositivi di tutela del tronco ed addome (giubbotti).
Coloro che lavorano nei cantieri o nelle loro vicinanze, devono obbligatoriamente indossare abiti di visibilità fluorescenti e rifrangenti conformi ai requisiti della normativa vigente.
Si fa presente che il vestiario ad alta visibilità si suddivide in base alla quantità di materiale di fondo e rifrangente necessario per possedere un abito certificato; inoltre, coloro che per qualunque necessità devono segnalare un mezzo di trasporto fermo sulla carreggiata, devono obbligatoriamente utilizzare dispositivi retroriflettenti.

Quali tipologie esistono?

Gli indumenti da lavoro si suddividono in:

  • Indumenti ignifughi: tutelano dagli effetti del fuoco e del calore; sono costituiti da tessuto che non diffonde le fiamme e riduce il passaggio del calore verso un’area del corpo.
  • Indumenti ad alta visibilità: aumentano la superficie rifrangente rendendo il vestiario particolarmente visibile, di notte e di giorno, tutelando così il lavoratore dai rischi dovuti alla scarsa visibilità.
  • Indumenti multirischio: per coloro che lavorando nell’ambito industriale o edile, che possono incorrere in condizioni di esposizione a rischi differenti contemporaneamente.
    Sono caratterizzati da materiale resistente al taglio.
  • Indumenti antistatici: adatti per i lavoratori del settore elettrico.

L’abbigliamento da lavoro è dunque una tipologia di abiti per coloro che sono esposti ad elevati rischi lavorativi. Questo genere di abbigliamento serve appositamente a tutelare il lavoratore da uno o più rischi per la propria salute, garantendone la sicurezza lavorativa.
Quando il vestiario ottempera anche ad una funzione protettiva, viene uguagliato ad un dispositivo di protezione individuale (DPI).
Per  DPI si intende qualunque attrezzatura destinata ad essere calzata  dal lavoratore al fine di tutelarlo da uno o più rischi in grado di comprometterne la sicurezza o la salute durante  l’attività lavorativa.
Nell’ambito dell’abbigliamento per la sicurezza sul lavoro, la classificazione dei DPI è importante per consentire la tutela dei lavoratori.
Sono considerati DPI:

  • Il vestiario fluorescenteche indica la presenza di dipendenti a rischio di investimento;
  • gli abiti da lavoro per evitare il contatto con sostanze tossiche o con agenti biologici;
  • gli indumenti di protezione contro il caldo o il freddo.

Il camice da lavoro è un vestiario professionale impiegato prevalentemente nel settore  sanitario  da medici, biologi, infermieri, tecnici di laboratorio ed altre figure sanitarie per ottemperare a specifiche esigenze igieniche e di pulizia.

Tute di protezione

La tuta è un indumento che copre l’intero corpo, costituito da un unico pezzo, destinato alla protezione.
Sono indispensabili per tutelare il lavoratore dagli infortuni durante le specifiche attività; il tessuto di ogni tuta varia a seconda del rischio.
Tali tute proteggono chi le indossa dai vari pericoli (ad esempio meccanici e biologici), che interessano diverse mansioni.
Necessitano dunque di tute protettive:

  • coloro che utilizzano solventi infiammabili;
  • gli agricoltori (in quanto vengono a contatto con pesticidi);
  • coloro che lavorano nel settore petrolchimico;
  • i lavoratori esposti a polveri pericolose.

Tali tute devono essere chiuse e lisce, in modo tale che le particelle non possano penetrare all’interno del tessuto, né depositarsi sull’indumento.
Sarebbe preferibile un modello con cappuccio per coloro che operano all’aperto per ripararsi da eventuali piogge.

Abbigliamento per la sicurezza sul lavoro

Il posto di lavoro deve essere un ambiente sicuro, volto a tutelare la salute dei lavoratori. Attualmente, si manifestano ancora molti incidenti, anche mortali, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa.
Occorre dunque utilizzare tutti gli accorgimenti necessari per evitarli; a tal riguardo devono essere esaminati tutti i fattori di rischio da parte del Datore di Lavoro, il quale è obbligato a redigere un documento in cui indicherà i DPI (ovvero dispositivi di protezione individuale) necessari a proteggere i lavoratori.
Il vestiario da lavoro deve consentire di svolgere facilmente e in sicurezza ogni attività professionale. Un indumento con specifiche qualità, ad es. ignifugo o fluorescente, può essere definito un dispositivo di protezione. Si sottolinea che i lavoratori che utilizzano macchinari industriali, per evitare l’impigliamento, non devono indossare felpe con zip completa.
Le persone che necessitano di mobilità, ma lavorano in un luogo freddo, dovranno indossare un intimo termico sotto la felpa ed un giubbotto più leggero all’esterno.
Per quanto riguarda il vestiario ignifugo, questo tutela il lavoratore dall’elevata temperatura e dalle fiamme. Esistono vari tipi di tale DPI in base ai rischi ai quali il lavoratore sarà esposto (ad ogni rischio corrisponderà una legge che regolamenterà le prestazioni).
Il vestiario ignifugo infatti è costituito da materiale non infiammabile o che diminuisce la possibilità di combustione del materiale; tale tessuto è creato in modo da resistere a contatto con il calore, garantendo un’adeguata protezione dalle fiamme e diminuendo i tempi di bruciatura.
Tra i vari indumenti da lavoro ignifughi, vi sono: camicie, giubbetti, pantaloni e tute.
Esistono vari tipi di capi ignifughi aventi determinate caratteristiche in base ai rischi a cui l’operatore può essere esposto (vestiario da lavoro per i vigili del fuoco, per incendi boschivi, di protezione per saldature).

Indumenti ignifughi

Gli indumenti ignifughi si suddividono in due tipologie in base al materiale da cui sono costituiti:

  • tessuto ignifugato
  • intrinsecamente ignifugo

Un tessuto ignifugato è detto “a scadenza”: sull’etichetta del capo viene indicato il numero di lavaggi in base al quale l’indumento garantisce adeguate proprietà ignifughe.
Superato questo numero, si riduce la protezione (è opportuno rivolgersi alle lavanderie per accertare il numero di lavaggi).
Un tessuto è definito intrinsecamente ignifugo laddove non viene trattato, in quanto è costituito da fibre per natura ignifughe. In tale tessuto le caratteristiche antifiamma non diminuiscono, anche dopo lavaggi, per la proprietà intrinseca. Tale materiale, non è sottoposto a trattamenti di fissaggio superficiale, non presenta dunque sostanze potenzialmente tossiche e può essere lavato anche in casa.
Viene utilizzato da coloro che lavorando in ambienti isolati (ad esempio nelle piattaforme petrolifere), che non possono rivolgersi a specifiche lavanderie.
La protezione del corpo, oltre che con la tuta, può essere effettuata anche con cappucci e copristivali.
Gli indumenti devono proteggere oltre le braccia e le gambe, anche il torso ed il collo.
Il lavoratore potrà dunque indossare una tuta oppure due capi distinti, uno per la parte alta del corso ed uno per gli arti inferiori. Il vestiario bagnato o sporco proteggerà in misura inferiore il lavoratore; inoltre, un indumento ignifugo, dopo essere stato esposto al calore, non sarà più adeguato e dovrà essere sostituito.

Le caratteristiche dei materiali                

La scelta dei materiali per l’abbigliamento da lavoro è molto importante; a tal riguardo bisogna tener presente le condizioni climatiche del luogo di lavoro durante tutto l’anno e la praticità.
Tra le caratteristiche degli indumenti da lavoro vi sono: la resistenza, l’adattamento alle condizioni climatiche e l’alta visibilità.
Ogni luogo lavorativo richiede particolari indumenti e scarpe antinfortunistiche. E’ importante controllare la qualità dei materiali del vestiario da lavoro, in quanto dovranno essere indossati tutti i giorni per numerose ore e alcuni lavoratori potrebbero essere intolleranti a particolari tessuti.
L’abbigliamento da lavoro deve essere adeguato, comodo e costituito da fibre che consentano di svolgere le attività lavorative; quindi è opportuno leggere l’etichetta e le istruzioni per un lavaggio adeguato.
Prima dell’eleganza, dunque, si deve valutare la praticità.

Quali sono gli obblighi di legge?    

Il Datore di Lavoro deve obbligatoriamente:

  • analizzare e valutare i rischi;
  • fornire ai lavoratori i mezzi di protezione, tutelandone l’efficienza, il mantenimento delle loro caratteristiche e le condizioni igieniche;
  • valutare le eventuali fonti di rischio determinate dagli stessi DPI;
  • aggiornare la scelta qualora vi sia una variazione importante nelle condizioni di valutazione;
  • valutare le condizioni in cui un DPI deve essere utilizzato, soprattutto per la durata dell’uso, in funzione delle prestazioni dei Dpi, l’entità del rischio, le caratteristiche del luogo di lavoro;
  • controllare che i DPI siano utilizzati solo per gli usi consentiti, tranne situazioni eccezionali, conformemente alle istruzioni del fabbricante;
  • fornire indicazioni comprensibili ai dipendenti;
  • informare i lavoratori preliminarmente sui rischi dai quali il DPI li protegge;
  • stabilire i processi aziendali da seguire, dopo l’uso, per la restituzione ed il deposito dei DPI;
  • iscrivere i propri dipendenti a specifici corsi di formazione per DPI.

I lavoratori devono rispettare le disposizioni aziendali inerenti la sicurezza e  l’uso dei DPI, avendone cura e comunicando a chi di competenza eventuali difetti.