Importanza della sicurezza sul lavoro
L’importanza della sicurezza sul lavoro non può essere trascurata. È fondamentale garantire un ambiente di lavoro sicuro per proteggere i lavoratori da infortuni e malattie professionali. La sicurezza sul lavoro contribuisce ad essere più produttivi e al miglioramento della qualità lavorativa. Investire in sicurezza comporta tantissimi benefici, basti pensare che i costi della mancata sicurezza raggiungono il 3,5% del PIL (Prodotto Interno Lordo) italiano, ovvero circa 45 miliardi di euro. Le aziende devono rispettare pienamente le leggi sulla sicurezza sul lavoro al fine di garantire un ambiente sicuro e proteggere la salute dei dipendenti. La conformità alle normative riduce il rischio di incidenti e contribuisce a migliorare il benessere psico-fisico dei lavoratori.
Principali norme e leggi sulla sicurezza dei lavoratori
Tra le principali norme e leggi che riguardano la sicurezza dei lavoratori in Italia vi sono il D.lgs.81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro), il D.lgs.106/2009 (Testo Unico sull’igiene e la sicurezza sul lavoro), e il D.lgs.277/1991 (Testo Unico sull’igiene e la sicurezza nei luoghi di lavoro). Il Decreto Legislativo 81/08 è volto a garantire che i Datori di Lavoro adottino misure adeguate per prevenire incidenti e tutelare la sicurezza dei dipendenti. Per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, esistono diverse norme e regolamenti che devono essere seguiti dai Datori di Lavoro; questi includono l’adozione di misure per prevenire incidenti, garantendo ad esempio il corretto utilizzo di attrezzature e macchinari, la fornitura di dispositivi di protezione individuale e la formazione dei dipendenti sulla sicurezza sul lavoro.
Diritto al lavoro sicuro in termini di sicurezza
Il lavoro è un valore nel nostro ordinamento italiano. Purtroppo l’attività lavorativa può essere una fonte di pericolo per la salute e la sicurezza dei lavoratori; la normativa vigente impone dunque al Datore di Lavoro di adottare tutte le misure necessarie ad evitare spiacevoli danni. Il diritto al lavoro sicuro è quindi un fondamentale diritto dei lavoratori, tutelato dalle leggi italiane sulla sicurezza sul lavoro. Queste norme garantiscono che i lavoratori possano svolgere le proprie attività in un ambiente sicuro e protetto da rischi per la salute e l’incolumità. La sicurezza sul lavoro è un diritto garantito a tutti i lavoratori e un dovere dei Datori di Lavoro. I lavoratori hanno il diritto di lavorare in un ambiente sicuro e protetto, devono ricevere informazioni sulla sicurezza, la formazione specifica e l’accesso a dispositivi di protezione individuale (DPI); hanno anche il diritto di richiedere ispezioni e segnalare eventuali rischi o violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro.
Obblighi dei Datori di Lavoro in materia di prevenzione
I Datori di Lavoro hanno il dovere di garantire un ambiente di lavoro sicuro e proteggere la salute dei dipendenti. Gli obblighi principali riguardo alla prevenzione degli infortuni sul lavoro includono l’adottare misure preventive adeguate, formare i dipendenti sulla sicurezza sul lavoro e fornire dispositivi di protezione individuale. I Datori di Lavoro hanno l’obbligo di adottare misure per prevenire incidenti sul luogo di lavoro: ciò include la valutazione dei rischi, la fornitura di attrezzature di sicurezza e l’implementazione di procedure di emergenza.
Uso di sostanze pericolose: gli obblighi dei Datori di Lavoro
La legge sulla protezione dei lavoratori dalle sostanze pericolose impone ai Datori di Lavoro di adottare misure per garantire la sicurezza dei dipendenti esposti a sostanze che possono rappresentare un rischio per la loro salute. Questo include l’identificazione e la valutazione dei rischi, l’implementazione di misure di sicurezza appropriate e la formazione dei dipendenti sull’utilizzo sicuro delle sostanze. I Datori di Lavoro devono redigere il documento di valutazione del rischio chimico. I danni dell’esposizione alle sostanze pericolose vanno da disturbi di salute lievi, come le irritazioni cutanee, a gravi malattie acute e croniche, come l’ostruzione polmonare, e malattie potenzialmente mortali, come le forme tumorali. Potrebbe sussistere anche il pericolo d’infiammabilità o esplosione.
Ruolo delle istituzioni e degli organismi di controllo
All’interno di ogni azienda con almeno un dipendente vige l’obbligo di assicurare la presenza di un servizio di prevenzione e protezione, mettendo in atto tutti gli adempimenti previsti dalla normativa vigente. Il Datore di Lavoro e i soggetti da lui nominati devono quindi, in base ai propri compiti e responsabilità, provvedere alla valutazione dei rischi presenti, all’individuazione e all’applicazione delle misure volte a contenerli e, soprattutto, a vigilare che esse vengano applicate in modo corretto. A verificare che tutto venga fatto in modo corretto, non è solo il Datore di Lavoro, ma la legge stabilisce che ci siano degli organi addetti alla vigilanza, che effettuino delle ispezioni. Le istituzioni e gli organismi di controllo svolgono un ruolo fondamentale nel garantire l’applicazione e il rispetto delle leggi sulla sicurezza sul lavoro. Monitorano le aziende, conducono ispezioni e impongono sanzioni in caso di violazioni delle norme. La loro presenza e attività contribuiscono a creare un ambiente lavorativo più sicuro. La vigilanza sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è esercitata in primo luogo dall’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio (ASL), dall’Ispettorato nazionale del lavoro e, per quanto di specifica competenza, dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (art.13, D.lgs.81/08). I principali organi di vigilanza con funzione ispettiva in materia di sicurezza sul lavoro sono:
- INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro)
- INL (Ispettorato nazionale del lavoro)
- Vigili del Fuoco
- ASL
L’INAIL è forse l’ente più conosciuto nell’ambito della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Ha il compito di vigilare su:
- denunce di infortunio e malattie professionali;
- conformità dei requisiti delle attrezzature e dei prodotti messi a disposizione dei lavoratori;
- aziende a rischio rilevante.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro è un organo che svolge invece attività ispettive dotato di una propria autonomia organizzativa e contabile. Ha il compito di esercitare e coordinare l’attività di vigilanza in Italia in materia di:
- lavoro;
- contribuzione;
- assicurazione obbligatoria;
- legislazione sociale;
- tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Organo prioritario di vigilanza è l’Azienda Sanitaria Locale (ASL). Per quanto riguarda invece la vigilanza in materia di prevenzione incendi, questa viene attuata dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Le ASL sono costituite da diverse figure che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro e eseguono molti compiti riguardo la prevenzione, anche in collaborazione con altri Enti. In questi incarichi rientrano i seguenti:
- individuare e monitorare i pericoli all’interno degli ambienti di lavoro;
- sorvegliare sulla salute dei dipendenti;
- verificare la conformità dei requisiti dei diversi ambienti lavorativi in base alla normativa vigente;
- controllare macchine, fabbricati, impianti e mezzi protettivi impiegati nei luoghi di lavoro.
La funzione di vigilanza attribuita al Comando dei Vigili del fuoco (VVF) è quella di controllo del rispetto delle disposizioni che riguardano la sicurezza nei luoghi di lavoro con particolare riferimento alla prevenzione degli incendi. Questa funzione di vigilanza è da considerarsi secondaria rispetto alle loro attività principali, ovvero l’estinzione degli incendi e il soccorso pubblico. Le principali attività che impegnano i VVF nel campo della sicurezza possono essere così elencate:
- prevenire lo sviluppo di incendi nei luoghi di lavoro;
- prevenire la formazione e l’innesco di miscele esplosive nei luoghi di lavoro;
- assicurare le condizioni per una celere e sicura fuga dei lavoratori in caso di pericolo d’incendio e/o esplosione;
- verificare che ci sia il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI).
Sicurezza sul lavoro: sanzioni per Datore di Lavoro e lavoratori
Il Datore di Lavoro potrebbe incorrere in sanzioni per le seguenti inadempienze:
- mancata elaborazione del DVR (Documento di valutazione dei Rischi);
- mancata nomina del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione);
- mancata fornitura dei DPI;
- mancata designazione degli addetti alla gestione dell’emergenza;
- mancata informazione, formazione e addestramento dei lavoratori;
- mancata nomina del MC (Medico Competente);
- adibire i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio d’idoneità al lavoro;
- chiedere ai lavoratori di riprendere l’attività in caso di pericolo grave o immediato;
- non permettere ai lavoratori di verificare, mediante il RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute.
Per quanto riguarda i lavoratori, potrebbero essere sanzionati per:
- inosservanza delle disposizioni e delle istruzioni impartite dal Datore di Lavoro ai fini della protezione collettiva e individuale;
- utilizzo non adeguato delle attrezzature lavorative, sostanze e prodotti chimici pericolosi, mezzi di trasporto e dispositivi di sicurezza;
- utilizzo non appropriato dei dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
- mancata segnalazione delle eventuali condizioni di pericolo di cui vengano a conoscenza;
- rimozione o modifica senza autorizzazione dei dispositivi di sicurezza;
- aver intrapreso di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
- mancata partecipazione ai corsi di formazione e di addestramento organizzati dal Datore di Lavoro;
- non essersi sottoposti ai controlli sanitari previsti dalla norma o disposti dal Medico Competente aziendale.