Come organizzare la sicurezza dell’attività lavorativa?

Identificazione dei rischi per la salute e la sicurezza

Figure sicurezza lavoroL’identificazione dei rischi è una fase cruciale per garantire la sicurezza dell’attività lavorativa. Durante questa fase, vengono analizzati tutti i potenziali pericoli presenti nell’ambiente lavorativo ed individuate le possibili situazioni che potrebbero mettere a rischio la salute e la sicurezza dei dipendenti. I rischi ai quali sono esposti i lavoratori possiamo classificarli in tre categorie:

  • Rischi per la salute: sono correlati all’esposizione a sostanze chimiche pericolose, rumore, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi degli arti superiori, fibre di amianto, ecc. Tutto ciò potrebbe comportare l’insorgere di malattie professionali, quali ipoacusia, disturbi muscolo-scheletrici, sindrome del tunnel carpale, sindrome da vibrazione mano-braccio, forme tumorali, dermatiti allergiche, ecc.
  • Rischi per la sicurezza: sono correlati all’utilizzo di impianti, macchine ecc. L’esposizione ai pericoli per la sicurezza potrebbe essere causa di infortuni (taglio, inciampo, scivolamento, caduta dall’alto, ecc.); gli infortuni si verificano durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, sono eventi traumatici con agevole riconoscimento delle cause.
  • Rischi trasversali (detti anche “organizzativi”): gli effetti si riversano sul lungo periodo, come ad esempio lo stress. Tali rischi potrebbero essere dovuti ad una errata organizzazione aziendale, ad una ripartizione del lavoro squilibrata, al lavoro in ambienti confinati, mansioni a contatto con animali, ad una mancata sicurezza in azienda, ecc.

Analisi dei rischi nell’ambiente lavorativo: in cosa consiste?

L’analisi dei rischi nell’ambiente lavorativo è un processo fondamentale per identificare e valutare i pericoli che possono causare danni ai dipendenti. Durante questa fase, vengono effettuate valutazioni dettagliate dei possibili rischi presenti nell’ambiente di lavoro, come ad esempio la presenza di sostanze nocive, la possibilità di incidenti sul lavoro o l’uso inappropriato di attrezzature. L’obiettivo dell’analisi dei rischi è quello di individuare le aree di maggiore pericolosità per poter adottare misure preventive adeguate per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori. Sapere se c’è un rischio in azienda è importante perché si può almeno avvertire il lavoratore esposto, in modo tale che faccia attenzione. Si può anche lavorare nel massimo della sicurezza ma la maggior parte degli infortuni accadono per disattenzione, fretta e stress. Il processo di valutazione dei rischi deve essere documentato in apposito DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).

Individuazione dei potenziali pericoli per i dipendenti

Durante l’analisi dei rischi nell’ambiente lavorativo, si individuano i potenziali pericoli che possono mettere a rischio la sicurezza dei dipendenti; questo può includere la presenza di sostanze pericolose, attrezzature non sicure o situazioni lavorative ad alto rischio. Una volta individuati questi pericoli, sarà possibile mettere in atto le misure preventive necessarie per proteggere i dipendenti. Tali misure devono essere adottate in base alla stima dei rischi. Un pericolo viene individuato semplicemente dall’osservazione dei luoghi di lavoro oppure ricavando informazioni direttamente dai singoli lavoratori; sono infatti proprio loro che conoscono molti pericoli relativi alla propria mansione. Soltanto se si conoscono i pericoli è possibile eliminarli. L’individuazione dei pericoli rappresenta il punto centrale del sistema di sicurezza aziendale. Quando è necessario individuare i pericoli?

  • In caso di una nuova azienda;
  • Se viene pianificata una nuova attività o un processo lavorativo;
  • Quando si verificano infortuni, malattie professionali e infortuni mancati;
  • In caso di acquisto di nuove attrezzature e materiali da lavoro;
  • Se vengono apportate modifiche al processo produttivo;
  • Quando si cambia sede operativa oppure si ha una diversa disposizione delle aree di lavoro.

L’individuazione dei pericoli dovrebbe essere fatta ad intervalli regolari, in base alle esigenze aziendali.

Procedure di sicurezza sul lavoro: quali sono?

La pianificazione della sicurezza è un passaggio fondamentale per garantire la sicurezza nell’ambiente lavorativo. Devono essere chiare le azioni e le misure necessarie per prevenire incidenti e lesioni. Le procedure e i protocolli di sicurezza vengono valutati e implementati per proteggere i dipendenti e ridurre i rischi. Per prevenire incidenti e lesioni sul posto di lavoro, è importante adottare diversi procedimenti e azioni. Questi includono l’uso di dispositivi di protezione individuale (DPI), la corretta manutenzione delle attrezzature e una buona segnaletica per avvisare i dipendenti dei potenziali pericoli. Inoltre, è fondamentale fornire regolari sessioni di formazione sulla sicurezza sul lavoro per educare i dipendenti su pratiche sicure e incoraggiare la segnalazione di potenziali situazioni di rischio. L’implementazione di politiche e procedure di sicurezza chiare e l’istituzione di un sistema di vigilanza e monitoraggio contribuiranno anche a prevenire incidenti e lesioni sul luogo di lavoro. È bene distinguere tra procedure operative e procedure d’emergenza. Le prime stabiliscono i comportamenti da adottare quando si svolgono le normali attività di quotidiane aziendali e prevengono diversi problemi che possono avere un impatto quotidiano. Un esempio sono le indicazioni in merito ad una corretta movimentazione manuale dei carichi. Le procedure d’emergenza, invece, si seguono in occasioni straordinarie e particolari; quando si parla di “emergenza” ci si riferisce ad un evento improvviso, come un allagamento, un blackout aziendale, una fuoriuscita di gas, una persona che si sente male, un incendio, un terremoto, ecc. Non esistono procedure di sicurezza sul lavoro standard, poiché ogni realtà è a sé e, sebbene possa esserci una base di partenza simile, le procedure di sicurezza saranno comunque diverse. Per la loro implementazione ci si basa sulla normativa vigente. In Italia, la normativa di riferimento per quanto riguarda la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è il decreto legislativo n. 81/08, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, che è in continuo aggiornamento. Al suo interno si ha un quadro normativo dettagliato, che include principi generali, norme specifiche e sanzioni per i soggetti che hanno degli obblighi in materia di salute e sicurezza.

Corsi di formazione e addestramento dei lavoratori anche a distanza

La formazione e l’addestramento sono fondamentali per garantire la sicurezza dei dipendenti sul posto di lavoro. I dipendenti devono essere sensibilizzati ai potenziali rischi e addestrati su come affrontare situazioni di emergenza. In questo modo saranno in grado di adottare misure preventive e reagire in modo tempestivo e sicuro in caso di incidenti. La sensibilizzazione dei dipendenti alla sicurezza è fondamentale per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Attraverso la formazione e la divulgazione delle migliori pratiche, i dipendenti vengono informati sui potenziali rischi e vengono incoraggiati ad adottare comportamenti sicuri. In Italia la legge di conversione del decreto-legge n. 24 del 24 marzo 2022 ha equiparato la videoconferenza alla formazione in presenza. Il decreto-legge 24/2022, come modificato dalla Legge n. 52/2022, afferma che la “formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul lavoro può essere erogata sia con la modalità in presenza sia con la modalità a distanza, attraverso la metodologia della videoconferenza in modalità sincrona, tranne che per le attività formative per le quali siano previsti (…) un addestramento o una prova pratica, che devono svolgersi obbligatoriamente in presenza”.

Corsi di formazione per affrontare situazioni di emergenza

I corsi di formazione per affrontare situazioni di emergenza sono essenziali per preparare i dipendenti a reagire in modo appropriato e sicuro in caso di eventi imprevisti. Durante questi corsi, i dipendenti vengono addestrati su come gestire evacuazioni, fornire le prime cure e comunicare con le autorità competenti. La partecipazione a tali corsi aiuta a garantire che i dipendenti siano pronti ad affrontare situazioni di emergenza e a ridurre al minimo i rischi per sé stessi e per gli altri. I Datori di lavoro devono organizzare una vera e propria squadra di addetti all’antincendio e al primo soccorso. Non basta la nomina di tali addetti, ma questi devono anche essere formati e addestrati in merito. I corsi prevedono una parte teorica e una parte pratica; quest’ultima consiste in una prova con il manichino, nel caso del corso di primo soccorso, oppure nella prova con l’estintore, nel caso del corso per addetti all’antincendio. Si fa presente che le prove pratiche non possono essere eseguite a distanza, ma in presenza con il docente.

Monitoraggio e valutazione del livello di sicurezza in azienda

Il monitoraggio e la valutazione sono elementi fondamentali per garantire la sicurezza dell’attività lavorativa. Attraverso sistemi di supervisione e controllo, è possibile verificare l’efficacia delle misure di sicurezza adottate e individuare eventuali punti critici. Periodiche valutazioni consentono di identificare le aree di miglioramento e definire nuove linee guida per garantire la sicurezza aziendale. A tal riguardo sono importantissime le figure del Datore di Lavoro e del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione). L’azienda non è un’organizzazione statica, ma dinamica, spesso in continua evoluzione; potrebbe dunque cambiare il livello di sicurezza. Il controllo è dunque volto al miglioramento continuo.

Sistemi di supervisione e controllo sulla sicurezza

I sistemi di supervisione e controllo sulla sicurezza sono strumenti fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Questi sistemi consentono di monitorare costantemente le condizioni di sicurezza, rilevare eventuali anomalie o situazioni pericolose, e intervenire tempestivamente per prevenire incidenti o lesioni. Gli strumenti utilizzati per il monitoraggio e il controllo possono includere sensori, telecamere di sorveglianza, dispositivi di allarme e sistemi di rilevamento degli incendi. Inoltre, possono essere implementati controlli periodici, ispezioni e audit per valutare l’efficacia delle misure di sicurezza adottate e identificare eventuali aree di miglioramento.