Pronto soccorso in azienda

Tutte le aziende devono avere un kit di pronto soccorsoI kit di pronto soccorso nelle aziende

In ogni azienda per legge deve esserci un kit di pronto soccorso per consentire a tutti i lavoratori di fronteggiare eventuali situazioni di primo soccorso.
In Italia, infatti, ogni giorno si verificano molti infortuni nelle aziende.
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Kit di pronto soccorso

Il kit di pronto soccorso deve adattarsi al numero di lavoratori e alla tipologia aziendale.
Le aziende di tipo A e B dovranno necessariamente avere un kit di pronto soccorso, mentre le aziende di tipo C devono possedere un pacchetto di medicazione.
Il numero di cassette deve essere adeguato al numero di dipendenti in azienda, in quanto una singola cassetta supporta un numero determinato di lavoratori.
Nelle aziende tipo A e B, oltre alla cassetta di pronto soccorso, occorre possedere un mezzo di comunicazione adeguato per comunicare rapidamente con il 112 (un telefono mobile o fisso).
Nelle aziende di tipo C, oltre al pacchetto di medicazione, occorre possedere un mezzo di comunicazione adeguato per comunicare rapidamente con il 112 (un telefono mobile o fisso).

Dopo l’acquisto di una cassetta di pronto soccorso o un pacchetto di medicazione occorre seguire determinate disposizioni per l’adeguato posizionamento, la manutenzione e la gestione del materiale in essa contenuto.
Il kit di pronto soccorso deve essere conservato in buone condizioni igieniche, riposto dopo ogni uso, mantenuto in una cassetta lavabile contraddistinta da una croce (di colore rosso o verde), facilmente individuabile. Il numero di cassette da disporre e la loro postazione deve tenere conto della struttura architettonica dell’azienda e del numero dei lavoratori.
È utile apporre un elenco di numeri utili in caso di infortunio vicino alla cassetta di pronto soccorso.
Per conservare il materiale all’interno della cassetta di pronto soccorso e nel pacchetto di medicazione, occorre monitorare la scadenza e rinnovarlo ogni sei mesi.
Inoltre, i prodotti che sono stati utilizzati (come cerotti o ghiaccio) dovranno essere reinseriti nella cassetta.

In caso di medicazione delle ferite, bisogna tener presente le seguenti regole:

  • il soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani, utilizzando acqua e sapone prima di medicare le ferite;
  • qualora mancasse l’acqua, dovrà pulirsi le mani con cotone idrofilo imbevuto di disinfettante;
  • il primo intervento di soccorso in caso di ferite o ustioni di lieve entità si effettua ponendo la parte lesionata sotto l’acqua corrente fredda.

Il datore di lavoro, inoltre, potrà completare il kit con ulteriore materiale in base ai rischi dell’azienda.

Il materiale di pronto soccorso                                                                                                                            

Di seguito, si riporta il materiale di pronto soccorso:

  • guanti sterili monouso (5 paia nella cassetta di pronto soccorso; 2 paia nel pacchetto di medicazione): possono essere in vinile o lattice, vanno indossati dal soccorritore dopo il lavaggio delle mani e prima di qualsiasi medicazione per evitare il contatto con il sangue dell’infortunato;
  • visiera paraschizzi;
  • flacone di soluzione cutanea di iodopovidone: utilizzato per disinfettare le escoriazioni. È l’unico disinfettante presente nel kit di pronto soccorso ed è idoneo per applicazione cutanea anche in presenza di abrasioni. È poco irritante e si caratterizza per l’efficacia battericida;
  • flaconi di soluzione fisiologica: utilizzata per detergere le ferite sporche;
  • compresse di garza sterile: utilizzate per pulire, disinfettare e coprire le ferite.

Tali garze devono essere conservate sterili e bisogna dunque manipolarle utilizzando pinze sterili monouso;

  • teli sterili monouso: sostituiscono la metallina. Si utilizzano per far distendere il soggetto, isolandolo dal terreno o dal luogo contaminato. Vanno gettati dopo il loro uso. I nuovi kit di pronto soccorso non presentano la coperta, inclusa nella precedente dotazione, che veniva impiegata per conservare il calore corporeo in caso di infortunio, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza;
  • pinzette sterili monouso: devono essere utilizzate per evitare il contatto diretto delle mani con materiale sterile. Per conservare la sterilità, bisogna aprire la confezione dal lato dell’estremità saldata della pinza;
  • confezione di cotone idrofilo: va impiegato solo per assorbire il sangue, collocandolo sopra le garze. È fondamentale non utilizzarlo direttamente sulle ferite, in quanto può lasciare filamenti di cotone;
  • confezioni di cerotti di varie lunghezze pronti all’uso: i migliori sono quelli traspiranti ed ipoallergenici;
  • rotoli di cerotto alto cm 2,5;
  • 1 paio di forbici;
  • lacci emostatici (3 nella cassetta di pronto soccorso; 1 nel pacchetto di medicazione): vanno impiegati solo per ferite gravi, quando non è sufficiente la compressione manuale per ridurre l’emorragia;
  • ghiaccio pronto uso (2 confezioni nella cassetta di pronto soccorso; 1 nel pacchetto di medicazione): è un composto chimico costituito dall’unione di due prodotti ed è utilizzato per ridurre il sanguinamento e diminuire il dolore da edema. Va impiegato direttamente sulla parte colpita, quando la pelle è integra; altrimenti sulla medicazione. Esistono due tipologie di ghiaccio: spray ed istantaneo;
  • sacchetti monouso per raccogliere rifiuti sanitari: simili ai sacchetti per freezer impiegati in cucina. Si utilizzano per raccogliere eventuali garze o materiali contaminati da fluidi organici del soggetto soccorso. Devono essere rimossi tramite l’usuale filiera dei rifiuti urbani, come avviene in ambiente domestico, previa raccolta in questi sacchetti;
  • termometro: va accuratamente pulito dopo l’utilizzo e custodito asciutto. Occorrerà disinfettarlo laddove venga imbrattato con fluidi biologici. È importante in situazioni di malessere controllare la temperatura corporea. Esistono molti tipi di termometri per la temperatura cutanea, quali quello elettronico ed auricolare;
  • apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa (sfigmomanometro): è necessario in situazioni che riguardano soggetti ipertesi che assumono farmaci ipotensivi. È in genere indicato per monitorare uno stato di malessere, specialmente transitorio. È poco pratico in situazioni gravi.

Il materiale delle cassette di pronto soccorso, varia in base alle esigenze ambientali.
Addirittura il contenuto delle cassette che si possiedono negli ambienti domestici può variare, a seconda che l’abitazione si trovi, ad esempio, in un luogo con molti insetti, o in uno in cui il terreno ghiaccia frequentemente durante la stagione invernale.
Tale variazione del materiale delle cassette, può derivare anche da problemi di salute particolari. Una cassetta di pronto soccorso può includere qualsiasi materiale ritenuto importante nelle situazioni di emergenza sanitaria. In genere, contiene gli utensili necessari per intervenire su ferite e contusioni (cerotti, disinfettante, soluzione fisiologica ecc.), oltre ad alcuni arnesi che possono essere utili, quali forbici, pinzette e strumenti di misurazione (termometri e misuratori di pressione). È opportuno conservare la cassetta di pronto soccorso ben chiusa o lontano dalla portata dei bambini.
Ogni addetto al primo soccorso è formato per aiutare il collega in caso di difficoltà. Dunque è sua responsabilità, dopo essere stato avvisato della situazione di emergenza, raggiungere immediatamente il luogo, facendosi consegnare la cassetta.
Non può esitare nelle sue incombenze lavorative e rimandare l’intervento, ma deve rendersi immediatamente disponibile.

Il pacchetto di medicazione

Il pacchetto di medicazione comprende una quantità di materiale ridotta rispetto a quello presente nelle cassette di pronto soccorso, in quanto supporta un numero inferiore di lavoratori.
Inoltre, nel pacchetto di medicazione non sono presenti lo sfigmomanometro, la visiera paraschizzi ed il termometro.
Il pacchetto di medicazione include invece le istruzioni per utilizzare i presidi e prestare soccorso in attesa dell’ambulanza.
Non esiste una normativa inerente i kit di pronto soccorso da possedere nelle auto private, ad esclusione del triangolo catarifrangente ed il gilet ad alta visibilità (obbligatori in tutte le auto). Si consiglia di tenere sempre nell’autovettura un paio di guanti da lavoro, un taglia-cintura di sicurezza (in alternativa può essere si può utilizzare un coltellino), una torcia, il materiale per bendare le ferite ed un estintore a polvere.
La questione è differente invece per le autovetture aziendali. Il Decreto Ministeriale 388 del 15 luglio 2003, infatti, indica dettagliatamente il materiale del kit di pronto soccorso da possedere obbligatoriamente all’interno del mezzo aziendale.

La differenza tra primo e pronto soccorso

Il pronto soccorso è l’intervento di emergenza effettuato da personale sanitario che utilizza le tecniche disponibili, inclusa la somministrazione di farmaci.
Il primo soccorso è invece l’intervento effettuato da personale anche laico, ma adeguatamente addestrato. Tale intervento non può impiegare farmaci e procedure chirurgiche.
Le aziende devono formare i dipendenti tramite specifici corsi di primo soccorso indispensabili per acquisire azioni che consentono di aiutare in situazioni di emergenza uno o più soggetti in difficoltà colpiti da traumi o malori, in attesa dell’arrivo del soccorso sanitario.
E’ compresa anche l’assistenza effettuata in strutture provvisorie in situazioni critiche, in attesa di condurre il paziente in luoghi sanitari attrezzati.
L’addetto al primo soccorso è il lavoratore incaricato dal datore di lavoro ad attuare in azienda il primo intervento di soccorso in caso di situazioni di urgenza/emergenza.

La classificazione delle aziende

Le aziende si classificano in tre tipi:

GRUPPO A:

  • Aziende o unità produttive che effettuano attività industriali, centrali termoelettriche, laboratori nucleari, aziende che effettuano attività estrattive, lavori sotterranei, aziende che realizzano esplosivi e munizioni;
  • Aziende o unità produttive con un numero di lavoratori superiore a cinque appartenenti ai gruppi tariffari INAIL aventi un valore infortunistico di inabilità permanente maggiore di quattro;
  • Aziende o unità produttive con un numero di lavoratori superiore a cinque, a tempo indeterminato del settore agricolo.

GRUPPO B: aziende o unità produttive con un numero di lavoratori superiore o uguale a tre che non appartengono al gruppo A.

GRUPPO C: aziende o unità produttive con un numero di lavoratori inferiore a tre che non appartengono nel gruppo A