Qual è la giusta distanza dal monitor del computer?

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PC e problemi correlati

Dopo una giornata di lavoro al PC ti fa male la schiena? A furia di utilizzare i tasti della tastiera del computer avverti qualche doloretto alle braccia? La questione è semplice: non adotti una corretta postura mentre lavori al PC.
Al giorno d’oggi il pc, fisso o portatile, è presente in ogni ambiente di lavoro e in ambito domestico.
Nel mondo del lavoro è ormai un accessorio di cui non se ne può fare a meno, dal momento che ora è tutto computerizzato, sia che si lavori da privato sia alle dipendenze di qualche azienda.
Quotidianamente molti lavori richiedono che si occupi buona parte del proprio tempo davanti al PC, ma ciò, se non ci si posiziona correttamente, adottando anche una giusta distanza dallo schermo, può recare danni alla salute non irrilevanti.
Stare sempre seduto davanti al computer non è di certo salutare; è bene scegliere dunque la sedia corretta, regolarla in base alle esigenze ed evitare posizioni scorrette per prevenire eventuali disturbi alla colonna vertebrale. Stare inoltre troppo vicini allo schermo e per molto tempo può recare affaticamento visivo.
Soprattutto per le persone costrette per lavoro a stare per diverse ore al computer, è consigliabile di tanto in tanto alzarsi dalla postazione per consentire al corpo di rilassarsi; fare due passi o qualche esercizio di scioglimento aiuta a prevenire l’insorgere di eventuali disturbi.
Assumere per molto tempo la stessa posizione porta all’indolenzimento dei muscoli e stare diverse ore davanti allo schermo potrebbe affaticare gli occhi; quest’ultimo aspetto può essere evitato adottando una giusta distanza dallo schermo. A tal riguardo i monitor a cristalli liquidi rispetto a quelli di vecchia generazione risultano sicuramente più adatti.

Alcuni accorgimenti per prevenire disturbi visivi

  • Lo schermo va messo in modo perpendicolare alla finestra;
  • La tastiera va distaccata dallo schermo e deve avere superficie opaca;
  • L’illuminazione generale non deve essere causa di abbagliamento o riflessi sullo schermo;
  • Si raccomandano pause di 15 minuti dopo aver lavorato continuativamente per due ore al videoterminale;
  • Evitare l’affaticamento degli occhi: ciò sembrerebbe apparentemente non avere a che fare con la postura, ma può invece portare a ad incurvire l’operatore, avvicinandolo allo schermo;
  • Praticare esercizi di rilassamento muscolare dell’occhio: ad esempio, basterebbe guardare lontano dallo schermo per alcuni secondi circa ogni mezz’ora oppure un altro buon metodo è seguire la regola 20/20/20: ogni 20 minuti osservare oggetti ad una distanza minima di 20 piedi (6 metri) per 20 secondi.
  • Potrebbe essere utile acquistare degli occhiali muniti di lenti in grado di filtrare le luci blu (tipici occhiali da pc) che sono in grado di evitare che si affatichino gli occhi e migliorare il sonno (sono economici).

I Datori di Lavoro devono valutare le condizioni di lavoro in cui operano gli addetti al videoterminale, considerando molti aspetti diversi, quali l’intensità dell’illuminazione, la disposizione della luce naturale e artificiale e la sua distribuzione sia sulla postazione di lavoro che nell’ambiente circostante.

Evitare mal di schiena e cervicalgia

Passiamo ora ad alcune regole utili ad evitare tipici disturbi dell’addetto al videoterminale, quali mal di schiena e dolori al collo. La tipica sedia da ufficio ha sedile e schienale regolabili in altezza, ma ce ne sono di diverse tipologie. In ogni caso occorre mettere in pratica alcuni accorgimenti:

  • piegare le ginocchia formando un angolo di 90°;
  • mantenere la schiena tra 100° e 135° rispetto alle gambe (se possibile);
  • le braccia vanno tenute lungo i fianchi;
  • mantenere spalle e collo rilassati;
  • vedere lo schermo senza dover affaticare il collo e gli occhi;
  • non ruotare il busto per raggiungere il computer;
  • regolare il sedile da lavoro ed eventuali braccioli in base alle preferenze (rimuovere braccioli e cuscini se vanno ad ostacolare una corretta postura);
  • fare respiri profondi (almeno due ogni ora): ciò aiuta a mantenere la posizione corretta;
  • tenere la testa alta, anche se si guarda verso il basso per guardare lo schermo: non incurvare il collo in avanti, perché questo porta nel tempo a dolori al collo che si riversano sulle spalle e sulla schiena; un rimedio molto efficace è quello di regolare l’altezza del monitor, in modo che si trovi al livello degli occhi.
  • Fare una pausa di 15 minuti ogni due ore di lavoro continuativo al pc, in modo da rilasciare la tensione dei muscoli: è pericoloso per la salute stare troppo tempo seduti; qualunque attività che va dunque ad interrompere le ore da seduto fa più che bene.
  • Regolare il monitor: sistemi fissi hanno spesso il monitor regolabile, mentre i portatili non sono molto personalizzabili; in questo caso sarà utile acquistare un supporto in grado di alzare il monitor.
  • Tenere il più vicino possibile e sullo stesso livello ogni oggetto che si usa (tastiera, mouse, spillatrice, documenti, ecc.), in modo tale da mantenere sempre la stessa postura.

Mantenere la schiena dritta

È il primo passo per assumere una postura corretta al pc; molte volte assumiamo un atteggiamento curvo, che porta purtroppo nel tempo ad ingobbirci. Dobbiamo dunque lavorare mantenendo dritta la schiena: è un dovere onde evitare di affaticare la nostra colonna vertebrale.
Sicuramente la cosa è più difficile per chi è costretto a lavorare da casa (smart working), senza magari una sedia ergonomica.
A tal riguardo è consigliabile praticare della ginnastica posturale, che può essere fatta anche a casa tramite i video che girano sui social.

La normativa

Il rischio dovuto al videoterminale è preso in considerazione dalla legislazione sulla salute e sicurezza lavorativa (D.lgs.81/08), che tratta la sua valutazione tra gli obblighi del Datore di Lavoro e la messa in atto di tutti gli interventi volti a proteggere i lavoratori (stessa cosa per tutti gli altri rischi presenti nelle diverse realtà lavorative).
La normativa vigente obbliga inoltre ogni Datore di Lavoro a sottoporre a visite mediche tutti i lavoratori che utilizzano il computer per almeno 20 ore settimanali, ottenendo da parte del Medico Competente aziendale le idoneità al lavoro.
La Direttiva Comunitaria 90/270/CEE, del 21 giugno 1990, fissa i requisiti minimi per lavorare in sicurezza per le mansioni che operano con attrezzature munite di videoterminali.
Gli ambienti di lavoro in cui si trovano VDT devono dunque rispettare determinate caratteristiche.
Entrano in gioco a tal riguardo l’illuminazione (tale da non creare riflessi o abbagliamenti sullo schermo), il rumore (non deve compromettere la comunicazione verbale), i parametri microclimatici, ecc.
Tale direttiva chiarisce il ruolo del videoterminalista e chiarisce termini utili, come quelli di videoterminale, posto di lavoro, ecc.

Come sedersi davanti al PC

Sedersi correttamente quando si opera difronte lo schermo di un computer è di fondamentale importanza, per stare comodi ma soprattutto per la propria salute. A tal riguardo bisogna seguire qualche dritta su come sedersi davanti al PC onde evitare mal di schiena, torcicollo ed altri disturbi tipici.
Per chi lavora al pc per diverse ore consecutive, occorre in primo luogo utilizzare una sedia da ufficio ergonomica. È possibile scegliere tra vari prezzi e tipologie, ma cosa importante è acquistare quella che si adatti bene al proprio corpo, con altezza regolabile. La più buona è al Aeron Chair, studiata per soddisfare al meglio le esigenze dei videoterminalisti.
Dopo aver acquistato la sedia opportuna, sarà molto più semplice rispettare gli accorgimenti generali per assumere una corretta postura difronte al PC.
Secondo alcune ricerche, la postura giusta mentre si opera davanti ad un computer prevede che tra il busto e le cosce vi sia un angolo di 90 gradi, così come le ginocchia devono essere piegate a 90 gradi e i piedi poggiati con le piante a terra.
Per quanto riguarda i gomiti, durante la scrittura sulla tastiera devono essere posizionati in modo tale da formare anch’essi un angolo di 90 gradi. Tutto ciò sembrerebbe una cosa complicata ma non lo è affatto. Una volta trovata la posizione corretta, viene naturale mantenerla.
Passiamo ora alla distanza da mantenere tra occhi e schermo del computer.
Si fa presente che la distanza standard da adottare è di 50-75 centimetri, che deve esserci dunque tra gli occhi dell’utente e lo schermo del PC.
Esiste un metodo facile per misurare l’opportuna distanza dal monitor del computer: si deve stendere un braccio e se le dita toccano il monitor, allora si è posizionati bene.
In genere si raccomanda dunque di mantenere la distanza di 50 – 70 cm.

Astenopia e tunnel carpale

Una corretta distanza dal monitor del computer è fondamentale per evitare l’insorgere di possibili disturbi visivi, quali:

  • affaticamento visivo (visione annebbiata, visione sdoppiata, ecc.);
  • irritazione agli occhi (bruciore, lacrimazione, fastidio alla luce, ecc.).

L’insieme dei sopracitati disturbi visivi prende il nome di astenopia.
Il lavoro continuativo al pc potrebbe recare, come ben si sa, disturbi alla schiena, al collo ma anche alle mani. Soffermiamoci su quest’ultimo aspetto: è consigliato fare degli esercizi per le mani, dal momento che oltre agli occhi, queste giocano un ruolo importante durante l’utilizzo del pc.
È possibile prevenire dunque una malattia professionale molto diffusa, detta “sindrome del tunnel carpale”, praticando alcuni semplici esercizi, come tirando indietro le dita, spingendo dunque sulle articolazioni della mano, oppure stringendo il pugno con una pallina da tennis.