Il Wi-Fi, la tecnologia che consente di essere connessi senza fili, contribuisce all’inquinamento elettromagnetico.
Nel 2011 l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha dichiarato che le onde elettromagnetiche dei cellulari e di altri sistemi di comunicazioni wireless potrebbero provocare il cancro.
Molte scuole in Italia hanno così eliminato il Wi-Fi per utilizzare i sistemi via cavo.
Tale iniziativa è stata promossa da scuole per l’infanzia, nidi, scuole di primo e secondo grado.
L’obiettivo è tutelare la salute degli alunni.
A differenza degli adulti, le cellule dei giovani sono in fase di sviluppo e quindi maggiormente sottoposte alle possibili danni derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici.
Quanto è rischioso il Wi-Fi nelle scuole?
Le onde elettromagnetiche delle reti Wi-Fi potrebbero provocare:
- gravi disturbi del comportamento;
- disturbi alle funzioni cognitive;
- problemi neurologici;
- tumori;
- mutazioni della struttura molecolare delle cellule.
Si ricorda che la normativa vigente prevede l’obbligo della redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nelle scuole, al fine di tutelare la salute degli alunni e di tutti coloro che lavorano all’interno.