Sicurezza in ambito domestico: come prevenire?

È più pericolosa la casa rispetto all’ambiente di lavoro

infortuni domestici lavoroL’ambiente domestico è caratterizzato da molti pericoli, come ogni altro luogo di lavoro. Molti incidenti che avvengono nelle case sono dovuti ad un’errata consapevolezza dei rischi. Potrebbero dipendere da:

  • fattori comportamentali, ad esempio l’errore umano, la distrazione, la fretta e lo stress;
  • fattori strutturali: sono legati agli ambienti domestici e alle caratteristiche degli utensili/strumenti che si utilizzano quotidianamente.

Proprio in relazione all’importanza di aumentare la consapevolezza dei rischi connessi agli incidenti domestici, andiamo a vedere alcune misure preventive in merito agli infortuni, con un’attenzione particolare al rischio ustioni e agli incendi. Molti incidenti sono dovuti, inoltre, a cadute in piano e dall’alto, al contatto con prodotti chimici pericolosi, alla presenza dell’elettricità e al sollevamento manuale dei carichi. C’è da dire che la cucina è il posto più pericoloso in casa, in cui si concentra il numero degli incidenti, proprio a causa della presenza di elettrodomestici, utensili, ecc.; seguono quindi il bagno e la camera da letto. Sono pochissimi i casi di infortuni accaduti in altri ambienti domestici. Sono più numerosi gli infortuni mortali domestici rispetto a quelli sul lavoro. I principali rischi tra le quattro mura possono essere inoltre così classificati:

  • rischio di scivolamento;
  • esposizione all’uso di utensili taglienti (coltelli, affettatrici, ecc.);
  • rischi connessi al fuoco;
  • rischio elettrico;
  • esposizione a prodotti chimici.

L’ambiente domestico nasconde dunque molti rischi: è più probabile che accada un incidente domestico piuttosto che su strada. Gli incidenti più frequenti sono le cadute, con conseguenze sia a livello fisico che psicologico (ad esempio l’ansia di farsi male nuovamente). Molte cadute in casa sono dovute all’uso di scale (fisse o portatili), sedie, sgabelli, pavimenti bagnati o con dislivelli, ostacoli vari, scarsa illuminazione, problemi motori, ecc.

Come prevenire gli infortuni domestici?

Vediamo ora alcune strategie per prevenire gli infortuni nelle case e mettere quindi in sicurezza chi ci abita:

  • mantenere l’ordine per evitare cadute e installare un corrimano che possono essere di supporto ad esempio durante la salita/discesa dalle scale;
  • in cucina, indossare guanti anticalore per evitare scottature;
  • conservare i prodotti chimici in ambienti idonei, come armadi chiusi a chiave e lontani dalla portata dei bambini;
  • controllare gli elettrodomestici, assicurandosi che siano in buone condizioni (anche per quanto riguarda i cavi), scollegandoli quando non vengono utilizzati;
  • installare rilevatori di fumi, per intervenire in caso di fumi tossici o incendi.

Stabilire in famiglia dei comportamenti da adottare in caso di emergenza. La sicurezza domestica va condivisa attraverso l’adozione di misure preventive, onde evitare infortuni.

Infortuni domestici: chi è maggiormente a rischio?

Tra le donne, le casalinghe sono una categoria molto a rischio per quanto riguarda gli infortuni domestici, dal momento che effettuano quotidianamente le faccende domestiche. L’ambiente più pericoloso della casa è la cucina. La durata e l’intensità delle attività domestiche espongono a diversi livelli di rischio. Il numero di vittime di incidenti è correlato alle ore impiegate settimanalmente per lo svolgimento di tali attività. C’è da dire che gli infortuni che colpiscono gli over 65 non sono dovuti solo ad attività pericolose. Gli incidenti che riguardano i bambini sono invece spesso dovuti ad attività di gioco.

Incidenti domestici: un problema per la sanità pubblica

Gli incidenti domestici costituiscono un problema non indifferente per la sanità pubblica: disabilità, sofferenza, diminuzione della produttività sono infatti alcune conseguenze.  Causa importante di infortuni, anche mortali, nella maggior parte dei Paesi industrializzati, gli incidenti nelle case, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) toccano tutte le fasce età e sono la prima causa di morte per i bambini. Da non sottovalutare, poi, l’impatto psicologico che gli infortuni hanno sulla società, che vede l’abitazione il luogo sicuro per eccellenza. Gli infortuni domestici si verificano quindi in una casa, intesa come l’insieme dell’appartamento vero e proprio e di eventuali aree esterne, come balconi, giardino, garage, cantina, ecc. Questi incidenti possono essere prevenuti, anche con iniziative a livello istituzionale, come ad esempio le campagne informative per anziani, bambini e genitori.

Ustioni nelle case: sono a rischio soprattutto i bambini

Gli incidenti domestici, in particolare le ustioni, costituiscono in Italia e nei Paesi industrializzati una questione non indifferente dal punto di vista delle conseguenze sanitarie, soprattutto per i bimbi. In particolare i bambini, fino ai 4 anni sono, insieme agli anziani, sono i più esposti al rischio di incidenti, sia perché stanno molto tempo in casa, sia perché non sono in grado di individuare prontamente situazioni pericolose. Nel nostro Paese si registrano circa 400 decessi l’anno per ustioni; più del 70% riguarda l’ambito domestico. Le ustioni possono essere causate dal contatto con cibi bollenti, forni, fornelli e pentole; per gli uomini, invece, la maggior parte delle scottature è causata da camini, fuochi d’artificio, sigarette ecc. Per quanto riguarda le scottature, queste non sono solo procurate dagli incendi, ma anche da acqua calda, vapore tè, caffè. La pelle dei bambini è molto sensibile alle alte temperature, che si scottano già a 50°C.

Piccoli incendi in casa: come possiamo evitarli?

Piccoli incendi domestici possono essere evitati con le seguenti accortezze:

  • Non lasciare tende svolazzanti accanto a fornelli, caldaie e stufe.
  • Tenere i prodotti chimici infiammabili (ad esempio l’alcool) lontano da fonti di calore e fuori dalla portata dei bambini.
  • Stare lontani dai fornelli o camini se si indossano abiti di tessuto sintetico o di materiale facilmente infiammabile.
  • Se si ha in casa un caminetto, deve avere un ottimo impianto di aspirazione; è opportuno ricorrere inoltre al parascintille. Un camino può essere uno strumento utile per scaldarsi nei periodi invernali, ma può dare luogo a diverse situazioni pericolose: quando lo accendiamo, non dobbiamo utilizzare combustibili come alcool, cherosene e benzina (soprattutto in presenza di bambini che potrebbero ripetere tali gesti); durante la combustione, le scintille potrebbero incendiare gli abiti infiammabili; il fuoco non deve rimanere incustodito durante la notte.
  • Onde evitare incendi, è opportuno staccare la spina e il cavo dell’antenna TV in caso di piogge ed assenze prolungate.
  • La televisione non deve essere posta nelle vicinanze di arredi facilmente infiammabili; non bisogna porre la stessa all’interno di un mobile che non permette una giusta aerazione.
  • In caso di moquette, va detto che è più sicura e igienica se è rasata e di materiale ignifugo: il pericolo di incendio aumenta quindi in presenza di un camino.
  • E’ bene tenere alla portata di mano un estintore o una coperta antifiamma nella propria abitazione.

Cosa fare in caso di infortunio domestico o sul lavoro?

È evidente che, in caso di infortunio in casa o sul posto di lavoro che ha comportato un trauma (ad esempio una contusione, distorsione, ecc.), ci si rivolge per gli accertamenti e le cure presso un Pronto Soccorso, e se opportuno per un’indagine radiografica, dunque diagnosi e trattamento. C’è da preoccuparsi se a seguito di un infortunio si presenta uno tra i seguenti sintomi:

  • forte dolore;
  • gonfiore ingente;
  • sanguinamento significativo;
  • perdita della funzione motoria.

In tali situazioni, è bene recarsi senza ombra di dubbio ad un Pronto Soccorso. Se invece si tratta di un danno lieve, la funzione è conservata, la zona interessata non è molta gonfia, si può anche trattare da soli la lesione, consultando semmai un medico di fiducia; in tal caso è essenziale il riposo, l’impiego di ghiaccio sulla zona contusa e, se utile, l’assunzione di un antidolorifico. Per tutte le aziende vige l’obbligo da parte del Datore di Lavoro di organizzare una squadra di addetti al primo soccorso, per intervenire in caso di malore o infortunio. Oltre ad essere nominato, l’addetto al primo soccorso deve obbligatoriamente seguire un apposito corso; la teoria può essere frequentata in videoconferenza (la pratica no perché prevede la prova con il manichino).

Infortunio sul lavoro: viene risarcito anche quello in itinere

Si ha un infortunio sul lavoro quando c’è una correlazione con la mansione svolta; si tratta di una causa violenta, cioè un fatto esterno che agisce rapidamente sull’organismo umano provocando un danno. È il caso ad esempio di cadute, infortuni a causa di macchinari, corrente elettrica, colpo di calore o di freddo, intossicazione di sostanze tossiche, ecc. Rientrano tra gli infortuni sul lavoro anche quelli in itinere, cioè durante il tragitto tra l’abitazione e il luogo di lavoro. L’infortunio in itinere è anche quello che accade nel percorso dal luogo di lavoro al luogo di consumazione del pranzo, se il lavoratore deve allontanarsi dalla sede aziendale, nel caso in cui in azienda non ci sia una mensa. L’infortunio in itinere viene risarcito solo se ricorrono alcune condizioni: il lavoratore si trova sul percorso più breve, in orari compatibili con quelli lavorativi. Se lo spostamento non avviene con un mezzo pubblico, in caso di infortunio, il lavoratore deve dimostrare che deve utilizzare il proprio mezzo privato, per inesistenza di quello pubblico o perché quest’ultimo comporta attese eccessive, non compatibili con gli orari di lavoro. Se il lavoratore subisce un infortunio sul lavoro, anche di lieve entità, deve avvertire immediatamente il datore di lavoro, che trasmetterà la denuncia all’INAIL, entro due giorni dalla ricezione del certificato medico (24 ore in caso di morte o pericolo di morte). Se il Datore di Lavoro non effettua la denuncia, lo può fare il lavoratore.