In molti ambienti di lavoro viene fatto uso di attrezzature, utensili o impianti che devono risultare idonei ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori. Tali strumenti, accomunati dal D.Lgs. 81/08 sotto la denominazione di “attrezzature di lavoro”, devono rispondere a requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle disposizioni legislative in vigore.
Il lavoratore è obbligato a verificare l’idoneità delle attrezzature?
Secondo l’art.71, comma 1 del D.Lgs. 81/08 il datore di lavoro, e non il lavoratore è tenuto a verificare che le attrezzature di lavoro adottate siano conformi ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori e adeguate al lavoro da svolgere. All’atto della scelta delle attrezzature, il datore di lavoro sarà infatti obbligato a prendere in considerazione i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, i rischi che possono derivare dal loro impiego e dalle interferenze con le altre attrezzature già in uso e le caratteristiche specifiche del lavoro da svolgere.
Quali sanzioni per il datore di lavoro?
Il datore di lavoro può essere punito con l’arresto da tre a sei mesi oppure con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nel caso in cui non fornisca ai lavoratori attrezzature di lavoro conforme ai requisiti minimi di salute e sicurezza e idonee al lavoro da svolgere. La stessa sanzione è prevista anche nel caso in cui non fornisca ai lavoratori formazione e addestramento specifico sull’uso di attrezzature che richiedono per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari.
Verifiche periodiche delle attrezzature
Oltre a quanto già previsto, il datore di lavoro è obbligato a sottoporre a verifica periodica le attrezzature elencate nell’Allegato VII del D.Lgs. 81/08. La prima verifica periodica viene effettuata dall’ISPESL entro 60 giorni dalla richiesta dell’azienda, mentre le successive vengono realizzate dalle ASL o da soggetti pubblici o privati abilitati. Per comprendere quali sono i soggetti abilitati alle verifiche delle attrezzature di lavoro alleghiamo l’elenco fornitoci dal Ministero del Lavoro.
Si ricorda, inoltre, che il datore di lavoro è tenuto a fornire informazione e formazione adeguata a tutti i lavoratori assunti con Contratto di Apprendistato Professionalizzante o Contratto di Mestiere. La formazione per gli apprendisti è finanziata dalla Regione Lazio per le piccole e medie imprese, perciò non comporta costi per il datore di lavoro.