Ogni attività che preveda la permanenza in ambienti chiusi, ristretti o circoscritti ha come scopo principale la salute delle persone.
Infatti esistono molteplici cause di pericolo che vanno oltre l’incendio stesso.
Le porte dell’uscita di sicurezza devono avere una larghezza sufficiente a garantire il passaggio di quanti si trovano normalmente in uno stesso ambiente di lavoro.
Nel caso di luoghi solitamente frequentati da non oltre 25 persone e con attività di tipo normale è sufficiente che il locale sia dotato di almeno un’uscita con una larghezza di passaggio non inferiore a 80 cm che, nel caso di un numero di persone superiore a 25, diventa di 120 cm.
Qualora l’ambiente sia poco affollato è sufficiente assicurare una facile apertura priva di serramenti capaci di effettuare blocco (es. serrature con chiave inserita da una sola parte), mentre in un luogo con un numero di persone superiore a 25, per l’ effetto ressa, dovranno aprirsi esternamente (poiché non si potrà retrocedere ed aprirlo internamente) e non dovranno possedere serramenti che ne blocchino l’apertura.
In ambienti con più di 50 persone, per assicurare una corretta uscita è necessario dotare il locale di almeno due uscite in grado di aprirsi verso l’esterno.
Compartimentare, invece, generalmente significa racchiudere l’azione di un agente in un posto limitato e circoscritto.
Nel caso di incendio, la porta di sicurezza può essere vista come un mezzo per non far diffondere ulteriormente fiamme e fuoco, nonché per proteggere più a lungo persone che hanno trovato rifugio in una determinata zona (Zona Sicura). Se vogliamo, infatti, che un incendio in fase iniziale in una stanza non invada altri locali, dobbiamo, dopo averla evacuata, velocemente chiudere porte e finestre: in questo modo l’ossigeno sarà scarso, l’incendio rimarrà soffocato ed il fumo non si diffonderà. Esistono porte certificate per resistere al fuoco per un determinato tempo e sono contraddistinte dalla sigla REI con di seguito un numero (es. una porta REI 120 resiste a un incendio per 2 ore).
Da non sottovalutare, però, che compartimentare significa innescare un processo di cattiva combustione con conseguente produzione di CO (monossido di carbonio) altamente tossico per l’uomo ed esplosivo.